La corte UE condanna l’Italia sull’età pensionabile

La legge che anticipa l’equiparazione al 2012

Nel giugno 2010 la Commissione Europea ha inviato all’Italia un nuovo sollecito affinché essa ottemperi alla pronunzia formulata nel 2008 dalla Corte di giustizia europea, che aveva condannato l’Italia per il regime previdenziale dei dipendenti pubblici: secondo la Corte, la differenza di età pensionabile tra uomini e donne (65/60) costituisce una violazione del principio della parità di trattamento.

Nel 2009 l’Italia aveva notificato alla Commissione di aver emanato nuove disposizioni che introducono gradualmente, fino al 2018, un’età pensionabile identica per tutti i dipendenti pubblici. Secondo la Corte, tuttavia, tale misura è inadeguata. Con la legge 122 del 30/07/2010, che contiene un emendamento al decreto legge 78 del 13/05/2010, l’equiparazione è stata pertanto anticipata al 2012.

Documenti

La legge 122 che innalza l’età pensionabile dal 2012

“Intesa internazionale sulla parità in uscita” di Laura La Posta (da Il Sole 24 ore, 11.06.2010) che cita uno studio del CeRP.

La notizia sul sito dell’Unione Europea in Italia (04.06.2010)

Il testo della sentenza della Corte Europea (13.11.2008)

 

Commenti

“AAA: Cercansi donna per ricorso alla Corte” di Nicola Salerno (CERM) – 28.06.2010

“Ora si elevi l’età di pensionamento anche nel privato”: commenti di Daniela Del Boca, Elsa Fornero, Fiorella Kostoris (il Sole 24ore, 11.06.2010)

“Donne prima degli uomini in pensione: un rimedio che non funziona” di Nicola Salerno (CERM) – 07.06.2010

Intervista a Elsa Fornero (La Stampa, 04.06.2010, p. 14)

“Lo spunto per dire addio a tutele fittizie” di Elsa Fornero e Chiara Monticone (il Sole 24ore, 14.11.2008)